La Grande Musica all’ Archivio di Stato di Napoli

bakiu

NAPOLI – Dal 5 al 26 giugno tre appuntamenti all’Archivio di Stato di Napoli con i grandi capolavori della musica a cura dell’Associazione Alessandro Scarlatti

 

Dal 5 giugno torna per il secondo anno consecutivo la rassegna concertistica nella splendida Sala Filangieri, dal titolo Suoni in Archivio, dedicata a giovani promesse del concertismo campano, utilizzando lo splendido pianoforte Steinway di inizio ‘900, donato dalla pianista Kiki Bernasconi all’Archivio di Stato di Napoli. La rassegna è in collaborazione, oltre che con lo stesso Archivio di Stato, anche con il Conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno, ente con il quale è in essere dal 2020 un protocollo di intesa, in particolare, grazie all’impegno del pianista Costantino Catena, docente presso quel Conservatorio, con le classi di pianoforte. In un luogo così emblematico come la Sala Filangieri, archivio delle memorie, si è voluto inserire un “archivio delle memorie musicali”. Pezzi emblematici e immortali di diversa provenienza e di vari autori, che concorrono a creare una “enciclopedia del sapere sonoro” da tramandare.

Il primo concerto (5 giugno ore 17.00) è affidato a Davide Gabriele De Feo: i due giovani ma talentuosissimi fratelli,  clarinettista l’uno e pianista l’altro ci offriranno grandi capolavori della storia della musica, come la Sonata in fa minore op. 120 n. 1 di Johannes Brahms per clarinetto e pianoforte. Questa sonata, scritta nel 1894, fu esplicitamente pensata per il grande clarinettista Richard von Mühlfeld, primo clarinetto dell’orchestra ducale di Meiningen. Un brano poco eseguito ma piacevolissimo è l’lntroduzione, Tema e Variazioni per clarinetto, scritto da un diciasettenne di Gioachino Rossini, opera che qui viene eseguita in una riduzione con pianoforte, visto che la sua versione originale prevede l’accompagnamento orchestrale.  Sulla stessa lunghezza d’onda si pone la Fantasia da Concerto su temi del Rigoletto, scritta dal clarinettista Luigi Bassi, grande virtuoso contemporaneo di Verdi, sui temi dell’opera verdiana. In programma anche due brani di giovanissimi autori napoletani nell’ambito del progetto 𝐂𝐚𝐧𝐳𝐨𝐧𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨: due “riletture” di canzoni italiane molto famose, ad opera di due giovani studenti di composizione del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli, con il quale la nostra associazione ha un rapporto di continua e proficua collaborazione. Si tratta di due brani famosi e ormai, a buon titolo, entrati a far parte nel novero dei “grandi classici” della canzone: La cura di Franco Battiato, e Albachiara di Vasco Rossi, riletti da Angela Feo e Alessandro Martone per clarinetto e pianoforte. 

Nel secondo concerto (12 giugno ore 17.00) i pianisti Francesco Pio Bakiu e Luigi Merone prendono in esame alcuni capolavori pianistici come il Preludio, Corale e Fuga di Cèsar Franck e la Sonata n. 2 di Aleksandr Skrjabinbrano che segue un’ispirazione di tipo impressionista, la Fantasia cromatica e fuga BWV 903, scritta da Johann Sebastian Bach negli anni in cui nasceva il Clavicembalo ben temperato e la Wanderer-Phantasie di Franz Schubert. 

 

Il programma dell’ultimo concerto (26 giugno ore 17.00) tematizza, nell’esecuzione di Vittorio Bonanno, il confronto tra i due grandi virtuosi del Romanticismo pianistico: Fryderyk Chopin Franz Liszt. Chopin compone i suoi primi Studi, confluiti poi nell’op. 10, nell’autunno del 1829, a diciannove anni ispirati dai 24 Capricci op. 1 di Niccolò Paganini. La seconda serie degli Studi chopiniani è stata compiuta nel 1837: dodici brani, dedicati a sviluppare ciascuno un particolare aspetto tecnico. Paganini fu modello anche per Liszt di cui ascolteremo gli Studi trascendentali– il numero 5, intitolato “Feux follets”, è un esempio prodigioso e giustamente celebre di pianismo brillante – e la Rapsodia ungherese n. 2 brano di grande effetto, per lo sfavillante virtuosismo e l’estrosa invenzione sonora del compositore

Nell’esecuzione di Luca Apicella si confrontano invece due grandi compositori del primo Novecento: Maurice Ravele Sergej Rachmaninov. Del primo verrà eseguito Le Tombeau de Couperin, una suite in sette movimenti, che, scritta negli anni della prima guerra mondiale è, da un lato, un omaggio alla grande tradizione francese del Settecento, dall’altro un commosso ricordo di alcuni grandi amici scomparsi, caduti durante il conflitto. Gli Études-Tableaux di Rachmaninov, che concludono la serata, erano stati concepiti come dei “quadri”, evocazioni musicali di stimoli visivi esterni; tuttavia Rachmaninov non volle svelare che cosa effettivamente avesse ispirato ognuno di essi, affermando: «Non credo nell’artista che svela troppo le sue immagini. Che sia l’ascoltatore a raffigurarseli secondo ciò che più gli appare».

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

INFORMAZIONI

Archivio di Stato di Napoli (Piazzetta Grande Archivio)

Informazioni: www.associazionescarlatti.it  – whatsapp 3426351571

 

 

Giovedì 5 giugno ore 17.00

Davide De Feo, clarinetto 

Gabriele De Feo, pianoforte 

Musiche di Johannes Brahms, Gioachino Rossini, Giuseppe Verdi/Luigi Bassi, Angela Feo, Alessandro Martone 

 

Giovedì 12 giugno ore 17.00

Luigi Merone, pianoforte 

Francesco Pio Bakiu, pianoforte 

Musiche di César Franck, Aleksandr Skrjabin, Johann Sebastian Bach, Franz Schubert

 

Giovedì 26 giugno ore 17.00 

Vittorio Bonanno, pianoforte 

Luca Apicella, pianoforte 

Musiche di Fryderyk Chopin, Franz Liszt, Maurice RavelSergej Rachmaninov

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