RECENSIONE – “Caro Lucio: Il grande tributo a Lucio Dalla” non si pone nè come una semplice celebrazione nè come un canonico tributo, è piuttosto un percorso che stabilisce un vero e proprio dialogo intimo con l’invisibile, un omaggio che non cerca di imitare, ma di evocare.
Gli artisti del Caro Lucio hanno portato in scena, sul palco del Teatro Acacia, il due maggio, un esperimento emotivo riuscito, un ponte teatrale tra memoria e presente, in cui la figura di Lucio Dalla si fa più che mai tangibile.
In un panorama musicale in cui spesso i tributi si limitano a ripetere, questo spettacolo osa rievocare non solo le canzoni ma soprattutto l’anima eccentrica, poetica e terribilmente umana del cantautore bolognese, coinvolgendo totalmente il pubblico che non è mero spettatore ma parte attiva e partecipativa.

Gli artisti del Caro Lucio hanno portato in scena, sul palco del Teatro Acacia, il due maggio, un esperimento emotivo riuscito, un ponte teatrale tra memoria e presente, in cui la figura di Lucio Dalla si fa più che mai tangibile.
In un panorama musicale in cui spesso i tributi si limitano a ripetere, questo spettacolo osa rievocare non solo le canzoni ma soprattutto l’anima eccentrica, poetica e terribilmente umana del cantautore bolognese, coinvolgendo totalmente il pubblico che non è mero spettatore ma parte attiva e partecipativa.

La voce del gruppo, Luca Bettella, non emula Lucio ma lo incarna nella sua assenza, si muove tra parole e musica creando un collegamento invisibile con il mondo del cantante; l’obiettivo non è quindi quello di puntare sulla somiglianza o sulla replica sterile dell’originale. L’interprete non imita ma attraversa l’universo di Dalla con umiltà ed estremo rispetto, accompagnato da una band che con i suoi arrangiamenti non sovrasta mai la narrazione.
La regia gioca con luci e silenzi calibrati, creando uno spazio che sembra sospeso nel tempo.
La regia gioca con luci e silenzi calibrati, creando uno spazio che sembra sospeso nel tempo.
Alla fine dello spettacolo, il silenzio in sala non è vuoto ma pieno di gratitudine per chi ha avuto il coraggio di far rivivere un artista immenso quale è stato il grande Lucio.