NAPOLI – Il 5 marzo, alle ore 18.30, presso la Feltrinelli di piazza dei Martiri, a Napoli, si terrà la presentazione di “Il Ponte sulla Senna” di Massimo Taras edito da Marlin nella collana Vulcano.
Un omaggio allo scrittore recentemente scomparso e a una delle sue opere più sensibili ed appassionate. Ne discuteranno Ernesto Mazzetti, Enza D’Esculapio e Gino Giaculli. I saluti iniziali sono affidati all’editore Sante Avagliano.
L’autore, attraverso una prosa appassionata, cattura l’attenzione del lettore fin dalle prime pagine, trascinandolo in un giallo avvincente che mescola insieme amori, amicizie, arte, storia e legami profondi che contribuiscono a costruire il complesso mosaico dell’animo umano.
“In queste pagine, scritte con stile limpido e profonda sensibilità, ognuno ritroverà qualcosa di sé; dei suoi sentimenti, dei suoi ricordi; del mondo interiore che gli appartiene – scrive Marina Rota nella prefazione – La bella penna di Massimo Taras ci conduce nelle vie del Lungosenna, nell’operosità creativa degli atelier, negli scorci che da sempre ispirano i sognatori e gli artisti; una penna che, proprio come il pennello di un pittore animato dall’esigenza estetica di annotare ogni dettaglio, si intinge tanto nelle atmosfere cupe del carcere de La Santé quanto nei colori, nelle musiche e nei profumi, nelle nevi incantate e nelle fioriture primaverili della città della ‘festa mobile’, in un viaggio che da fisico si fa interiore per percorrere tutte le sfumature dei sentimenti umani. Fra tutte e sopra tutte, la più nobile: quella dell’amicizia. Un’amicizia come quella fra Mirò e Natan, che si nutre di confidenza ma anche di silenzi, come accade quando si è in profonda sintonia; un affetto in grado di riaccendere, a ogni età e in ogni situazione, anche la più drammatica, la voglia di vivere e di amare”.
Trama
Nella Parigi del 1948, dopo l’incubo dell’occupazione nazista, s’incontrano e si scontrano le vicende di quattro persone dalla natura e i sentimenti più disparati: Leonardo Ranieri, giovane pittore fiorentino che tutti chiamano Mirò; Isabel Gómez, affascinante modella spagnola dotata di un’indole fortemente passionale, ma dal passato tormentato; Gilbert Gauthier, maestro d’arte all’Académie du Peintre, la più prestigiosa scuola d’arte di Parigi; e Natan Kowalski, clochard di origini polacche, dal vissuto tragico e inespresso. Mirò resta folgorato dalla bellezza di Isabel e tra loro nasce un’intensa e tormentata storia d’amore, apparentemente impossibile. Isabel, infatti, nasconde a Mirò il suo legame sentimentalmente con il maestro Gilbert, uomo violento e senza scrupoli, un rapporto fatto di soprusi, di ricatti e di paura. Isabel decide di fuggire da Gilbert mentre Mirò cercherà di dimenticarla facendo amicizia con Natan, un clochard incontrato per caso nei suoi lunghi viavai sotto i ponti della Senna. Natan è un uomo del tutto arreso alla vita che sopravvive facendo ritratti ai passanti. Sarà proprio Natan a fare da guida ai passi di Mirò in questa intricata vicenda. E sarà Mirò a offrire inconsapevolmente a lui la possibilità di rimettere ogni cosa al suo posto e di fare pace con i lamenti della sua esistenza distrutta per mano dei tedeschi a seguito della denuncia, in quanto ebreo, da parte di un collaborazionista di nome Christophe Bonnet che aveva causato la deportazione della figlia di 5 anni nel campo di sterminio di Auschwitz.