Al Teatro San Ferdinando GENNARENIELLO la commedia del 1932 di Eduardo De Filippo

© ivan nocera per teatro di napolii

NAPOLI – Al Teatro San Ferdinando, da venerdì 20 dicembre 2024 al 5 gennaio 2025, in scena in prima nazionale, Gennareniello, la commedia di Eduardo De Filippo del 1932, nell’allestimento firmato dal regista e attore Lino Musella, su produzione del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale.

© ivan nocera per teatro di napolii

L’importante debutto è stato presentato dal regista/attore Lino Musella e dal direttore del Teatro Nazionale Roberto Andò nel foyer del San Ferdinando alla presenza della numerosa compagnia di interpreti capitanata dallo stesso Lino Musella nel ruolo di Tommasino, vede in scena Tonino Taiuti nei panni di Gennaro, Gea Martire nel ruolo di Concetta, Roberto De Francesco in quello di Matteo, Alessandro Balletta nei panni di Michele Aiello, giovane ingegnere, Ivana Maione in quelli di Fedora, Dalal Suleiman è Anna Maria, Daniele Vicorito è O’ Russo, saponaro.

 

Le scene dello spettacolo sono di Paola Castrignanò, i costumi di Ortensia De Francesco, il disegno luci di Pietro Sperduti, sound designer e fonico Guido Marziale, assistente alla regia Melissa Di Genova.

 

Dopo il successo del felice allestimento del 2020 “Tavola tavola, chiodo chiodo” – nel quale dava voce e corpo alle parole di Eduardo De Filippo rintracciate tra lettere, appunti, carteggi, discorsi istituzionali e i molti appelli riguardanti le vicende per la riapertura del Teatro San Ferdinando – l’attore e regista Lino Musella torna ad omaggiare il teatro e la figura di Eduardo scegliendo di mettere in scena una delle meno rappresentate e conosciute commedie del maestro qual è Gennareniello, scritta nel 1932, un anno dopo Natale in casa Cupiello.

© ivan nocera per teatro di napolii

«Gennareniello – dichiara il regista – è uno spettacolo molto diverso e lontano da Tavola tavola, chiodo chiodo. Lì la sfida era affrontare la complessità di Eduardo come uomo di teatro, attivista, intellettuale militante». «Qui – continua Musella – l’intenzione è di restituire la “lezione della semplicità”, l’altra faccia di una stessa medaglia. Gennareniello è, in fondo, una sorta di bozzetto del teatro di Eduardo, del suo modo di raccontare la famiglia, le sue varianti.

Tonino Taiuti, Lino Musella 2023 -ph©Pino Miraglia

Sullo spettacolo

«Gennareniello è nato nel 1932, un anno dopo l’atto unico Natale in casa Cupiello.

A differenza del fratello maggiore non è mai cresciuto del tutto, negli anni è restato identico, quasi abbozzato, anche se perfetto nelle sue dimensioni, non si è mai sviluppato in altri due o tre tempi, è rimasto piccolo, isolato, escluso, Unico come Atto.

Gennareniello è un diminutivo, vezzeggia il nome del santo patrono e fa rima col fratello famoso, quello di Casa Cupiello.

Questa breve opera contiene qualcosa di speciale, una pietra preziosa ma fragilissima, na pret e zucchero. Costruisce una variazione sul tema restando in famiglia e ricalca le stesse maschere umane dei Cupiello da una diversa angolazione. Una specie di spin-off in una dimensione parallela.

In questo spaccato naturale si osserva il semplice trascorrere del tempo senza particolari avvenimenti o intrecci, si ascoltano versi di poesie e canzoni, che a Napoli spesso sono la stessa cosa, e si partecipa alla vita che accade mentre si lascia spazio al sonetto che contiene.
A Gennareniello basta affacciarsi a una terrazza per esistere, per regalarci l’umanità che porta in scena, per sussurrarci quel che di unico è racchiuso tra la disperata e commovente bellezza della vita che passa».
Lino Musella

© ivan nocera per teatro di napolii

 

 

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