NAPOLI – Prenderà il via martedì 17 dicembre 2024, al Teatro Nuovo di Napoli, Napoli Fermata Mistero, un ciclo di otto incontri, sempre di martedì alle ore 19.00, scritti, curati e condotti da Ciro Sabatino (direttore Festival del Giallo Città di Napoli), dove i casi insoluti più celebri, ma anche gli omicidi più dolorosi legati alle mafie, verranno raccontati e ricostruiti da magistrati, scrittori e giornalisti.
L’iniziativa, nata grazie alla collaborazione tra il Teatro Pubblico Campano e Gialli.it, è un viaggio nelle storie impossibili, negli omicidi dimenticati, nei cold case senza uno straccio di soluzione. Spari nel buio, sparizioni incredibili, cacce ossessionate, dolorose, inutili. E poi, appartamenti silenziosi, estati solitarie, telefonate nella notte, uomini misteriosi, mappe, disegni, ricostruzioni…
Qualcuno li chiama true crime, storie vere, ma la verità è un’altra cosa. E in questi racconti sarà, probabilmente, l’unica vera assente.
«Un po’ come per Giancarlo Siani – sottolinea Ciro Sabatino – siamo sicuri che di quella storia tragica sappiamo veramente tutto? Un po’ come per Emanuela Orlandi. Negli occhi del fratello l’assenza si chiama giustizia. Per quanto l’hai cercata Pietro? Per quanto la cercherai ancora? Otto casi, otto assenze, di verità e risposte. A noi toccherà solo fare in modo che nessuno dimentichi. Ed è già quanto basta».
La uccisero perché era inaccettabile una notte di quarantatré anni fa, Anna Parlato Grimaldi. Pioveva, piano, come in ogni incipit di quei gialli senza sfumature. Inaccettabile la sua bellezza, il suo modo di stare al mondo, la sua capacità di prendersi la vita, il suo modo di essere donna, fino in fondo.
È stata raccontata mille volte quella storia, e allora bisogna ripartire da lì, da quella notte a Posillipo, con il primo appuntamento di Napoli Fermata Mistero per Il caso Grimaldi, programmato per martedì 17 dicembre, per capire dove si nasconde il male, come si può arrivare ad uccidere e rimanere impuniti per tanti anni.
Martedì 14 gennaio sarà la volta de Il caso Siani, morte di un giornalista. Faceva il cronista precario al Mattino, Giancarlo Siani. Da Castellammare a Torre Annunziata era riuscito a rimettere insieme la mappa criminale dell’area vesuviana. Poi, l’errore fatale. Lo uccisero il 23 settembre 1985, davanti casa sua.
Quarantadue anni di misteri avvolgono Il caso Orlandi, incontro programmato martedì 28 gennaio. Mehmet Ali Ağca, l’attentato al Papa, la banda della Magliana, la tratta delle bianche, uno strano appartamento a Londra. Emanuela Orlandi sparì il 22 giugno 1983, e da allora la sua storia si è trasformata in un intrigo internazionale. Ma di quella ragazzina di quindici anni ancora nessuna traccia.
Un palazzo maledetto, un caso insoluto e diversi strani delitti per Il delitto di Via Poma, nell’incontro di martedì 18 febbraio. Simonetta Cesaroni viene trovata senza vita il 7 agosto 1990 in un palazzo del quartiere Della Vittoria mentre era al lavoro.
Uno strano caso con vari indagati e ancora nessuna luce sull’identità dell’omicida, sul vero movente e sull’arma usata.
La giornata di martedì 25 febbraio ci “porterà” a Firenze con Il mostro e le rose rosse. Arrestati gli esecutori materiali. Ma i mandanti? Chi c’era dietro il serial killer che ha terrorizzato la Toscana tra il 1968 e il 1985? Chi era il misterioso medico di Perugia che entrò all’improvviso nell’indagine? Sarà ricostruita la storia e affrontati tutti i suoi sviluppi.
Falcone, Borsellino e il pool antimafia raccontati a un giovane, martedì 11 marzo, per Li uccisero tutti, Palermo. L’idea fu di Rocco Chinnici. Centralizzare le indagini sulla criminalità organizzata in Sicilia e mettere insieme i migliori investigatori d’Italia. Ninni Cassarà, Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, lo stesso Chinnici. Li uccisero tutti. È questa storia non andrebbe dimenticata.
Morte, mito e misteri a Parigi per l’incontro Diana Spencer, programmato per martedì 25 marzo. All’apice della popolarità e del carisma, Diana è più scomoda che mai nella sua ultima estate: la relazione con Dodi Al-Fayed fa rabbrividire l’Establishment, l’arcivescovo di Canterbury sostiene che non incoronerebbe un re divorziato e risposato e i potenti del mondo temono la sua battaglia contro le mine. Intanto si delineano già le sue prossime battaglie, tra i campi profughi. “I willname the names”, annuncia. “Farò i nomi”: di chi produce le mine e di chi le vende. Ma il dossier a cui stava lavorando sparisce con lei il 31 agosto 1997.
A chiudere Napoli Fermata Mistero, martedì 8 aprile, sarà l’incontro su Angela Celentano. Era il 10 agosto 1996 quando la piccola Angela scomparve nel nulla durante una gita con la famiglia sul Monte Faito. Aveva tre anni. Rapita? Uccisa? Caduta nella boscaglia e mai ritrovata? Tutte domande che, ancora oggi, cercano una risposta.