NAPOLI – Venerdì 8 novembre ore 21.00 presso la Chiesa di Santa Caterina da Siena Wunderkammer inaugura la sua stagione musicale.
Considerato uno dei contrabbassisti italiani più creativi ed eclettici, Piero Leveratto è nato a Genova nel 1959, ed ha iniziato la propria attività verso la fine degli anni settanta. Gli anni seguenti lo hanno visto collaborare con i più importanti musicisti italiani, tra cui Giorgio Gaslini, Pietro Tonolo, Guido Manusardi, Roberto Ottaviano, Tiziana Ghiglioni, Massimo Urbani, Enrico Rava, Stefano Battaglia, Maurizio Giammarco, Enrico Pieranunzi, a fianco dei quali ha suonato in rassegne e festival di rilevanza internazionale come Umbria Jazz, Nice, Den Haag, Amiens, Odessa, Leverkusen, Le Mans, North Carolina, Dublino, Algeri, Malta. Tra i numerosi musicisti d’oltreoceano con i quali ha collaborato dal vivo e in studio di registrazione ricordiamo i nomi di Lee Konitz, Mal Waldron, Steve Grossman, Sal Nistico, Joe Chambers, Steve Lacy, Dewey Redman, Al Cohn, James Moody, Art Farmer, Johnny Griffin, Vic Juris, Paul Wertico. La sua discografia conta oltre cento CD per importanti etichette internazionali.
Ettore Fioravanti dal 1975 collabora con numerosi nomi del jazz italiano come Massimo Urbani, Marcello Rosa, Antonello Salis. Nel 1983 inizia la sua esperienza con il trio di Gianluigi Trovesi, col quale incide l’album “Dances” (1985) votato miglior album dalla rivista “Musica Jazz”. Il 1984 è l’anno di nascita del “Paolo Fresu Quintet”, formazione ancora oggi attiva che ha inciso più di trenta CD e ha vinto nel 1990 il referendum di “Musica Jazz” come miglior gruppo e migliore disco: nel 2006 esce il disco “Thinking” con musiche di Fioravanti scritte appositamente per il PFQ. Il gruppo ha avuto collaborazioni e tenuto innumerevoli concerti in tutti e cinque i continenti. Nel corso della sua carriera suona, oltre che con quelli già citati, con grandi musicisti italiani del calibro di Enrico Rava, Mario Schiano, Franco D’Andrea, Maria Pia De Vito, Nico Gori, europei come Ernst Reijseger, Tony Oxley, Jean Jacques Avenel, Stan Stulzman e americani come Kenny Wheeler, Joe Diorio, John Tchicai e Steve Lacy.
“Giulio Martino ha un suono secco, diretto, priva di fronzoli, va dritto al cuore della musica e ne racconta la storia. Ha un respiro internazionale, adotta un linguaggio universalmente riconoscibile, metropolitano, al di fuori di schemi propriamente nostrani […] la carriera di Giulio Martino si arricchisce di numerose ed importanti collaborazioni con musicisti italiani e stranieri, su tutti Eliot Zigmud, Steve Smith, Miroslav Vitous, Daniel Humair Dusko Gojkovich, Gene Jackson, Norma Winstone, Peter Herskine, Arrigo Cappelletti.” Da “DIZIONARIO DEL JAZZ ITALIANO“ di Flavio Caprera (FELTRINELLI)