RECENSIONE – Ad aprire la stagione teatrale 2024/2025, dal 17 al 22 settembre, Drusilla Foer calca il palcoscenico in maniera magistrale insieme ad Elena Talenti con la sua “Venere Nemica”, spettacolo nato dalla collaborazione con Giancarlo Marinelli e diretto da Dimitri Milopulos.
Spinta dalla vita e dall’odio verso i parenti ad una spasmodica ricerca di una dimora idonea alla dea della bellezza, Venere decide di risiedere a Parigi e godere del lato terreno della sua esistenza.
Viaggiando nel tempo e nello spazio attraverso la favola di “Amore e Psiche” di Apuleio, la protagonista analizza la vita da dea che, ancorché immortale, non esula dai conflitti interiori.
Con una sagace narrazione che alterna commedia e dramma, prendono forma temi contemporanei quali la possessività materna, il travagliato rapporto tra suocera e nuora, la bellezza che appassisce nel tempo.
Tutto ciò scaturisce dai racconti di Venere che, condividendo aneddoti collegati alla storia dei due amanti, si palesa come una Dea vendicativa, ricolma di invidia verso quelli che lei definisce “i mortali”, la cui divina frustrazione viene convogliata su Psiche.
L’egoismo tipico di Venere, però, riesce a lasciare il giusto spazio all’amore verso il figlio, nel momento in cui lui ritorna dalla madre per un po’ di conforto permettendo un’analisi dello strano rapporto che gli umani hanno con questo potente sentimento, l’Amore.
L’atmosfera immersiva che deriva dai dialoghi profondamente sentiti e dalla scenografia molto essenziale, è avvalorata ancora di più dalla colonna sonora composta da brani impensati e interpretati dal vivo