RECENSIONE – Domenica 17 Marzo siamo stati al teatro Tram per il monologo teatrale Andromac(hi)a, di Armando Rotondi e Valeria Impagliazzo.
Rabbia e tristezza caratterizzano la protagonista, in un viaggio intimo che enfatizza la potenza di quanto sta vivendo nella semplicità scenica del palco, allestito con sedie e catene a simboleggiare la schiavitù della donna. Interiorità e vendetta è ciò che emerge nella toccante interpretazione della moglie di Ettore, avvolta dalla solitudine e dalla disperazione nella sua città, Troia, ormai devastata. La vendetta avviene contro Neottolemo, figlio di Achille, che porta ulteriori tormenti alla vita di Andromaca, poiché egli la vuole portare nella sua reggia come schiava, nonostante sia sposato con Ermione, figlia di Menelao.
La rielaborazione di Andromac(hi)a è la narrazione dal punto di vista di una nobildonna che ha perso tutto a causa del conflitto. Una prospettiva differente della tragedia di Troia in un monologo che difficilmente dimenticheremo