NAPOLI – Al Teatro Trianon Viviani, il 24 novembre, in scena Gnut, nel recital “Nun te ne fa’”.
Gnut, al secolo Claudio Domestico, è considerato una tra le migliori voci del cantautorato contemporaneo.
Napoletano, classe ‘81, è un cantautore, chitarrista, produttore e compositore di colonne sonore che da anni calca le scene musicali seguendo il suo cammino, unico e personale.
In questo recital, intitolato “Nun te ne fa’”, cioè «non dare troppo peso ai problemi», Gnut ci parla di quella filosofia di vita del “carpe diem” che, secondo l’artista, contraddistingue il sud Italia e in particolare Napoli. Musicalmente prende a piene mani dalla tradizione della propria terra per fondersi con suoni provenienti da luoghi lontani; nel tentativo di far incontrare Roberto Murolo con l’approccio “alternative” americano di Elliott Smith, la musica popolare con il folk inglese di Nick Drake e la canzone napoletana con il blues del delta del Mississippi.
Il concerto testimonia la sua maturità artistica, dopo vent’anni di esperienze e contaminazioni musicali, ed è il risultato di un lavoro di scrittura che ha preso il via nel 2014, grazie all’amicizia e ai forti legami artistici stretti con il poeta partenopeo Alessio Sollo e il cantautore inglese Piers Faccini. In un contesto sociale e musicale sempre più “veloce”, dedicare tanti anni alla scrittura e alla realizzazione di un disco è qualcosa di profondamente anacronistico e forse, proprio per questo, rivoluzionario. «Scrivere per sopravvivere, vivere per scrivere, comporre e cantare è per me cibo per l’anima – spiega Gnut –, con un bisogno che è diventato ancora più urgente durante gli ultimi anni di isolamento: nell’atmosfera surreale, a tratti da fine del mondo, creare canzoni come cura contro i mali di quest’epoca è diventato essenziale».
Per informazioni circa l’acquisto del biglietto è possibile contattare il botteghino al numero 081 0128663