A Villa di Donato l’atto unico ‘Il caso di Alessandro e Maria’ di Giorgio Gaber e Sandro Luporini

NAPOLI – A Villa di Donato, venerdì 24 novembre, alle ore 21:00, l’atto unico ‘Il caso di Alessandro e Maria’ di Giorgio Gaber e Sandro Luporini; Giacomo Casaula e Laura Cascio con Andrea Barone alle tastiere.

Villa di Donato accoglie il primo appuntamento, per la stagione 2023/ 2024, dedicato al Teatro Canzone, rassegna curata da Giacomo Casaula, che dedica la data, con la complicità di Laura Cascio in scena e Andrea Barone alle tastiere, ad un atto unico di Giorgio Gaber e Sandro Luporini: Il caso di Alessandro e Maria.

Giacomo Casaula è uno degli artisti amati a Villa di Donato, il suo nome è sovente abbinato alle interpretazioni di Giorgio Gaber -cui cerca di assomigliare nella fisiognomica e in uno studio attento della gestualità-, poliedrico cantautore e attore milanese, di cui nel 2023 si ricordano i vent’anni dalla scomparsa (Milano, 25 gennaio 1939 – Montemagno di Camaiore, 1º gennaio 2003).
Alessandro e Maria, i due protagonisti parlano d’amore, e, parlando d’amore, inevitabilmente coinvolgono pensieri e generazioni, rabbie e illusioni, sconfitte e speranze. I due vissuti, come sovente capita in Gaber, si stagliano su diversi registri: da quello tragicomico ad uno surreale, dall’attualità più disarmante ai paradossi, in doppie dimensioni, che si rispecchiano e si sdoppiano, che contemplano sempre aspetti personali e politici, onirici e realistici, che si incrociano e si scontrano in una gara senza vincitori.
Patrizia de Mennato, Professore Ordinario all’Università degli Studi di Firenze, afferma quanto “‘il personale’ assuma sempre più un significato politico, tanto da indirizzare le linee guida dei percorsi individuali”.
Il confine con il cinismo è labile.
Gaber, pronunciandosi sull’amore, dirà: Io, per me, ogni volta che dico a una donna ‘Ti amo’, non so mai se è vero, e quanto. Certo, il delirio di mentire e credere è una cosa che si prende così… come il raffreddore. Questo non vorrebbe dire. Quello che per me conta è sapere quanto si finge e quanto si fa sul serio. Perché è proprio da lì, da questa pulizia del sentire, che si può trovare il coraggio di ridare un’occhiata al mondo”.
Gaber sapeva ritrarre al di là dell’apparenza e raccontare con semplicità la complessità del vissuto, reduce da quel periodo del Novecento che connotò l’Esistenzialismo, i dubbi, le paure.
Lo spettacolo venne messo in scena per la prima volta nella stagione 1982/83 al Teatro Carcano di Milano, con lo stesso Gaber con Mariangela Melato nei panni di Alessandro e Maria. Da allora il testo è stato raramente ripreso.
Giacomo Casaula recupera con sensibilità e maestria la tipica intersezione di contenuti e di generi del Teatro-canzone.
Ne Il caso di Alessandro e Maria, riedita un testo di Gaber, il grande creatore di questa modalità intensa e complessa ‘nata per evidenziare la dimensione universale e contraddittoria del sentimento umano con le proprie incertezze e fragilità’ (Giacomo Casaula).