RECENSIONE – “Perfetti sconosciuti” film pluripremiato del 2016 del regista Paolo Genovese approda finalmente anche a teatro con uno spettacolo che spazia provocatoriamente dalla drammaticità alla comicità mediante l’utilizzo di una narrazione dinamica, una sceneggiatura coinvolgente ed un cast davvero eccezionale.
Nonostante il setting sia quasi esclusivamente un tavolo rettangolare, ad eccezione di poche e breve sequenze, gli interpreti riescono a far cogliere al pubblico la complessità di ogni singolo personaggio.
Uno spazio di riflessione sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento che prende vita da una serata tra un gruppo di amici che decide di fare un gioco della verità: gli basterá, infatti, mettere i propri cellulari sul tavolo, condividendo messaggi e chiamate, per scoprire in poche ore di non conoscersi poi così tanto ma di essere in realtá “perfetti sconosciuti”.
Una commedia che alla fine ha come destinatari proprio noi, una generazione che non sa più esprimere le proprie emozioni, se non purtroppo attraverso uno schermo.