Al Ridotto del Mercadante in scena “Medea una madre” con Anna Coppola e Francesca Cutolo

NAPOLI – Al Ridotto del Mercadante, dal 16 al 26 marzo, debutto in prima nazionale del nuovo spettacolo di Liv Ferracchiati “Medea una madre” con testi da Antonio Tarantino, Seneca, Euripide, su drammaturgia di Liv Ferracchiati e Piera Mungiguerra, interpretato da Anna Coppola, Francesca Cutolo.

Il “mito” di Medea indagato dal regista più cool della nostra scena autore del pluripremiato ciclo di allestimenti sul transgenderismo. Trilogia sull’Identità.

Debutta in prima nazionale giovedì 16 marzo, con repliche fino a domenica 26, al Ridotto del Mercadante a Napoli, Medea una madre, il nuovo spettacolo di Liv Ferracchiati, il 38enne regista, drammaturgo e performer umbro, tra i più considerati della nuova scena italiana, autore della pluripremiata Trilogia sull’Identità (Peter Pan guarda sotto le gonne, Stabat Mater, Un eschimese in Amazzonia) dedicata al tema del transgenderismo.

Una teca al centro della scena e, al suo interno, un simulacro: Medea come oggetto di indagine. Sono i suoi stessi figli che, in un gioco fuori dal tempo, provano a ricostruire chi sia la madre e il movente dell’azione che l’ha resa mito. La ricerca procede attraverso il vaglio di alcuni dei tanti punti di vista che hanno raccontato le sue gesta, vengono esaminate le diverse riscritture, che i due affrontano come fossero pareri di testimoni oculari, non dimenticandosi di giocare.

Queste voci non vengono solo narrate, ma sono fatte rivivere da due straordinarie interpreti quali Anna Coppola e Francesca Cutolo che, senza sottrarsi a un’inaspettata comicità, viaggiano in una sorta di ipertesto e procedono a inscenare scritture e ruoli diversi, esplorando da capo quegli accadimenti che hanno reso i figli di Medea co-protagonisti involontari della vicenda.

Così non sono soltanto Mermero e Fere, i due figli, ad attraversare i secoli alla ricerca di una risposta, seguendo una pista che da Euripide conduce fino ad Antonio Tarantino, ma al loro fianco ci sono anche gli spettatori che compiono il medesimo percorso, accompagnati dalle note di Luigi Cherubini e dalla voce di Maria Callas.
La drammaturgia, infatti, decostruendo testi ben noti al pubblico, si compone in un diverso montaggio e si fa testo nuovo, anche grazie agli inserti, dalla sceneggiatura di Pasolini, e agli stralci originali di dialogo nati da improvvisazioni in sala prove.

E dunque: chi è Medea? L’agire di questo archetipo femminile rimane ancora un enigma. Semidivinità, maga, barbara, rivoluzionaria.

Donna abilissima nell’utilizzo del λόγος: ragione e parola, come armi di persuasione e inganno, ma anche strumenti per costruire nuovi orizzonti di libertà, in grado di capovolgere le visioni vigenti.

Medea è forse, prima di tutto, una madre, che alla fine libera se stessa e strappa alla vita e alle narrazioni future i suoi figli. Soltanto che fugge via sul carro del Sole e, quindi, ci appare come una divinità che vive dolori umani.

Il progetto nasce, inizialmente, dallo studio della Medea inedita di Antonio Tarantino e da scambi di pensiero e chiacchierate con Sandra De Falco.

Con testi da Antonio Tarantino, Seneca e Euripide, Liv Ferracchiati affronta la figura di Medea attraverso il vaglio di alcuni dei tanti punti di vista che hanno raccontato le sue gesta, quell’azione che l’ha resa mito.

Su drammaturgia di Liv Ferracchiati e Piera Mungiguerra, interpreti dello spettacolo le attrici Anna Coppola e Francesca Cutolo. Le scene e i costumi sono di Lucia Menegazzo; il disegno suono e le luci di spallarossa; aiuto regia Anna Zanetti. La produzione è del Teatro di Napoli–Teatro Nazionale, TPE Teatro Piemonte Europa.

Per informazioni circa l’acquisto del biglietto è possibile contattare il botteghino al numero 081.5513396 | email biglietteria@teatrodinapoli.it