Articolo presente nel numero Luglio 2020 di Napoli a Teatro
Quest’anno la sezione Cinema del Napoli Teatro Festival Italia si configura come una rassegna dedicata alla recitazione teatrale e cinematografica napoletana dagli anni ‘40 ai ‘60 del secolo scorso. Assume quindi il nome di “Lo schermo per la scena – corpo e voce dell’attore napoletano” e si svolge dal 7 al 13 luglio, sempre alle ore 22, presso il Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale.
La rassegna vuole indagare le strategie di recitazione messe in atto nei film proposti, strategie caratterizzate da una forma specifica del corpo, della gestualità e della voce. L’obiettivo è evidenziare il forte legame della recitazione cinematografica con la tradizione teatrale. Si inizia martedì 7 luglio con “Assunta Spina” (1948) di Mario Mattoli, un focus sugli attori esemplari della tradizione napoletana: Eduardo e Titina De Filippo. Prosegue mercoledì 8 luglio con “Il conte Max” (1957) di Giorgio Bianchi in cui si potrà analizzare la recitazione di Vittorio De Sica e Tina Pica. Giovedì 9 luglio si potrà ammirare la magistrale interpretazione di Totò e Sophia Loren in “Miseria e nobiltà” (1954) di Mario Mattoli. Venerdì 10 luglio si analizza la recitazione di Carlo Croccolo nel più recente “Livella de’ criature” (2019) dei Fratelli Borruto. Ancora, sabato 11 luglio, un approfondimento sui mostri sacri della recitazione napoletana: Totò, Peppino e Titina De Filippo in “Totò, Peppino e i fuorilegge” (1956), regia di Camillo Mastrocinque. Domenica 12 luglio sarà il turno, invece, di Eduardo De Filippo in “Spara forte, più forte, non capisco!” (1966), film in cui Eduardo è sia interprete che regista. Si termina, quindi, lunedì 13 luglio con un omaggio a Totò e Nino Taranto: “Il monaco di Monza” (1963), regia di Sergio Corbucci. La rassegna è a cura di Roberto D’Avascio per Arci Movie.