“Pompeii Theatrum Mundi”: drammaturgia antica negli Scavi

NAPOLI – Nella suggestiva atmosfera degli Scavi del sito archeologico di Pompei, sul palcoscenico del Teatro Grande, torna anche per quest’anno la rassegna estiva di drammaturgia antica “Pompeii Theatrum Mundi”. Questo ciclo di spettacolo è oramai confermato tra gli appuntamenti di punta dell’estate italiana dei festival teatrali e sarà in scena tra il 20 giugno e il 13 luglio con quattro grandi opere.

Dal 20 al 22 giugno: “La Tempesta” di Shakespeare nella messa in scena di Luca De Fusco con protagonisti Eros Pagni e Gaia Aprea. Una produzione Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale con Fondazione Campania dei Festival–Napoli Teatro Festival Italia e Teatro Nazionale di Genova.

Dal 27 al 29 giugno: “Edipo a Colono” di Sofocle, a firma del regista lituano Rimas Tuminas, nella riscrittura di Ruggero Cappuccio. Lo spettacolo è prodotto da Teatro Stabile di Napoli–Teatro Nazionale e Fondazione Campania dei Festival–Napoli Teatro Festival Italia. L’Edipo a Colono sofocleo è forse il più alto paradigma del dolore. In esso risplendono le radici delle energie misteriose che il genere umano è stato chiamato a sfidare nell’arco di migliaia di anni.

Dal 4 al 6 luglio: “Satyricon”, di Francesco Piccolo ispirato a Petronio. Lo scrittore nelle sue note dichiara: «La decadenza di Roma, l’opulenza disperata, la corruzione, il mecenatismo un po’ burino. Le feste, le cene. Tutto questo è stato già raccontato da Petronio ed è però ancora tutto da raccontare». Lo spettacolo è prodotto da Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionalecon Fondazione Campania dei Festival–Napoli Teatro Festival Italia e Teatro di Roma-Teatro Nazionale.

Dall’11 al 13 luglio: “Il paradiso perduto, Leela” in cui la grande danza contemporanea con una creazione degli israeliani Vertigo Dance Company a firma della coreografa Noa Wertheim. Produzione del Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale, Vertigo Dance Company, Fondazione Campania dei Festival–Napoli Teatro Festival Italia, Fondazione Matera Basilicata e con il contributo dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Israele in Italia. In questo spettacolo si declina lo stile semi astratto, allusivo, surreale tipico della coreografa e si fa un chiaro riferimento al controverso rapporto dell’uomo moderno con la natura, una delle linee portanti dell’alfabeto artistico di Vertigo Dance Company, la cui sede di lavoro è un kibbutz vicino a Gerusalemme, completamente autosufficiente in termini ecologici. Ma nel tema del Paradiso perduto sarà certamente presente l’eros, altro tema ricorrente del lavoro della compagnia.

Per informazioni sul costo del biglietto contattare il Teatro Stabile Napoli al numero 0815513396.