NAPOLI – «Troppe teste bianche in platea!» esclama Riccardo Canessa e presenta il suo spettacolo “Opera Talk Show” che nasce con l’intento di avvicinare i giovani al mondo della lirica. «Non sanno che se il mondo è cambiato, lo è anche quello dell’Opera e non soltanto perché i suoi interpreti curano la linea o le regie spazzano via il vecchio ciarpame, ma perché è divenuto più esplicito il rapporto fra musica e parola, melodia e sentimento, pretesto narrativo e valore morale». Prossimo appuntamento al Teatro Diana mercoledì 8 maggio alle ore 21:00 con “Turandot” di Puccini.
Un pianoforte, uno o due giovani artisti di canto, un po’ di luci ben piazzate e Riccardo Canessa, che sfrutta la sua esperienza di regista per raccontare, spiegare con vivacità, all’opposto di ogni atteggiamento cattedratico, trame e situazioni, ironizzando su certe aneddotiche tipiche del mondo dell’opera e coinvolgere il pubblico chiamando spettatori sul palco per farli partecipare a un’azione scenica e invitando gli altri a cantare in coro qualche passo più noto. Turandot è l’ultimo e incompiuto lavoro di Giacomo Puccini, terminato, come noto, da Alfano. Una favola che finisce con il sacrificio di Liu, schiava fedele ed innamorata del principe ignoto, che rappresenta la fine delle grandi eroine della grande stagione del melodramma italiano. L’opera, conosciuta forse più per la popolarità delle sue romanze e per la proverbiale spettacolarità degli allestimenti, contiene dei momenti intimisti e progressivi che sarà interessante analizzare assieme al pubblico.
Il costo del biglietto è di 12 euro. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Teatro al numero 0815567527.