Giovedì 10 gennaio 2019 alle ore 20.30 al Teatro Sannazaro la Associazione Alessandro Scarlatti riprende le attività dopo la pausa natalizia con il debutto napoletano del giovane pianista Davide Cabassi, top-prize winner al Van Cliburn International Piano Competition nel 2005. Interprete nelle più importanti sedi concertistiche, organizzatore e insegnante con masterclass in tutto il mondo, questo artista a 360 gradi ha anche all’attivo numerose incisioni (l’ultima, dal titolo Appassionata, è uscita per Decca nel 2016 e ha riscosso ottime recensioni), registrazioni radiofoniche e televisive, tra le quali uno speciale nella serie “Notevoli” del canale tematico “Classica”.
Il raffinato programma che Cabassi propone è, secondo le sue parole, “una successione di 4 polittici”, con due celebri pagine come Kinderszenen e Carnaval di Schumann, i brevi brani poetici e timbricamente affascinanti di Castiglioni raccolti in Dulce refrigerium e infine i Quadri da un’esposizione, il capolavoro di Musorgskij.
In una recente intervista rilasciata per Unione Musicale di Torino Cabassi ha dichiarato: “Il programma racchiude composizioni a cui sono molto legato. Tutti sono brani che sento molto vicini sia dal punto di vista etico sia estetico, e funzionano molto bene insieme. I fili rossi che vedo sottesi all’interno del programma sono numerosi e vicini al mio modo di vedere la musica e la vita; tra questi c’è il tema dell’infanzia, intesa come possibilità di avere uno sguardo puro sulla vita, lo sguardo sulla natura, la dimensione teatrale (come maschera, come palcoscenico per una rappresentazione, ma anche come esposizione del proprio doppio); si tratta di tematiche ricorrenti, che riguardano la musica ma anche l’ambito metafisico, filosofico, etico. Direi che quella in programma è tutta musica estremamente pura, sincera, senza nessuna affettazione”.
Infatti Kinderszenen (Scene infantili) raccoglie tredici pezzi “caratteristici”, piccole schegge dell’immenso mondo poetico di Schumann: scene di vita familiare, ricordi indimenticabili di un bambino sensibile, il mondo dell’infanzia visto da chi è ancora fanciullo nell’animo; Carnaval racchiude a sua volta 21 pezzi brevi e contrastanti, che scorrono come in sfilata carnevalesca, in un susseguirsi di pianismo visionario e virtuosismo brillante, suggestioni letterarie ed elementi autobiografici. Segue il breve ciclo di Nicolò Castiglioni Dulce refrigerium, che trae il nome dall’antica sequenza latina Veni Sancte Spiritus, uno dei testi più musicati della tradizione cristiana; l’autore aspira a ritrovare nei 6 lieder spirituali – con il sorriso sulle labbra e una punta di nostalgia – una purezza di cuore smarrita e l’innocenza dello sguardo.
Pezzo arduo e originale, i Quadri di un’esposizione prende spunto dalla visita a un’esposizione di quadri di un amico pittore a partire dai quali Musorgsky inventa i suoi quadri musicali, che rivelano con vividezza i temi ricorrenti del suo immaginario: la storia, le scene popolari, la sopraffazione dei deboli, l’infanzia, il fantastico, la morte, la grandezza epica dell’antica Russia.
ASSOCIAZIONE ALESSANDRO SCARLATTI – TEATRO SANNAZARO
Giovedì 10 gennaio 2019 – ore 20.30
Programma
Robert Schumann ( 1810 – 1856)
Carnaval – Scènes mignonnes sur quatre notes op. 9
Kinderszenen op. 15
Niccolò Castglioni (1932)
Dulce Refrigerium – Sechs geistliche Lider fur Klavier
Modest Musorgskij (1839 – 1881)
Quadri di un’Esposizione
Davide Cabassi è top-prize winner con Van Cliburn International Piano Competition 2005.Ha debuttato con l’Orchestra Sinfonica della RAI di Milano all’età di tredici anni. Da allora ha intrapreso una brillante carriera come solista che l’ha portato ad esibirsi con le maggiori orchestra europee ed americane (Munchner Philharmoniker, Orchestra Filarmonica della Scala, Neue Philharmonie Westfalen, Russian Chamber Orchestra, Magdeburg Philharmoniker, Fort Worth Symphony, Enid Symphony, Big Spring Symphony, Hartford Symphony, Orquesta Sinfonica de Cordoba, Orchestra Haydn Bolzano, Orchestra Verdi Milano, Orchestra Pomeriggi Musicali Milano, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra Romantique Parigi, OSI di Lugano, OFT di Torino, Orchestra dell’Arena di Verona, Tiroler Festspiele Erl Orchestra e molte altre), collaborandocon direttori come Gustav Kuhn, James Conlon, Daniele Gatti, Asher Fisch, Antonello Manacorda, David Coleman, Vladimir Delman, Marco Angius, Tito Ceccherini, Carlo Goldstein, Jader Bignamini, Enrique Mazzola, Daniele Callegari, Massimo Zanetti, Mikhail Tatarnikov, Philip von Steinaecker, Howard Griffiths, Johannes Wildner, Federico Maria Sardelli, Kimbo Ishi-Ito, Helmut Rilling e numerosi altri. In recital ha suonato per le più importanti associazioni musicali italiane – Società del Quartetto, Serate Musicali e Società dei Concerti, Milano; Festival Pianistico di Brescia e Bergamo ecc. All’estero ha suonato in tutta Europa, in più di 35 Stati Americani, in Cina e in Giappone in sale quali la Carnegie Hall a New York, Rachmaninoff Hall a Mosca, Gasteig a Monaco di Baviera, Mozarteum a Salisburgo, Louvre e Salle Gaveau a Parigi, Forbidden City Hall e NCPA a Pechino, Roque d’Antheron, Tiroler Festspiele Erl ecc. l’hanno spesso visto come ospite. Nella primavera 2012 una lunga collaborazione con il Teatro alla Scala l’ha portato a suonare con etoille quali Roberto Bolle, Svetlana Zacharova e Massimo Murru. Ad Atene e Pechino ha suonato per Syvie Guillerm. Ha al suo attivo numerose registrazioni radiofoniche (Radio Tre, Radio Popolare, Radio Svizzera Italiana, Radio France) e televisive (RAI UNO, RAI TRE): il canale tematico “Classica Sky” gli ha dedicato uno speciale nella serie “Notevoli” e due trasmissioni monografiche all’interno di “Contrappunti”. E’ inoltre uno dei quattro giovani protagonisti del film “In the heart of Music” girato in occasione del Cliburn 2005, trasmesso da PBS in tutti gli Stati Uniti e distribuito in Europa dal network Artè. E’ molto attivo in campo discografico: dopo il suo esordio nel 2006 con l’album Dancing with the Orchestra, per Sony BMG (che ha ricevuto il premio della critica della rivista Classic Voice come miglior album d’esordio) ha pubblicato “Pictures” (Mussorgskij e Debussy) ed “Escaping” (Bach, Beethoven e Brahms) per Allegro Corporation – Portland, un album monografico su Soler e uno su Schumann (con il Concerto op. 54 diretto da G. Kuhn) per col-legno, la prima incisione non cubana delle Danze di Cervantes, un album dedicato a Clementi e uno a Beethoven-Cherubini per Concerto Classics. Con il quintetto Five Lines, da lui fondato a Bolzano, ha pubblicato per la rivista Amadeus i quintetti di Respighi e Martucci.
Usciti a dicembre 2012 un monografico su Janacek per Amadeus, la Petite Messe Solennelle di Rossini per Stradivarius e il suo esordio con DECCA, un album mozartiano che ha riscosso straordinario successo. Sempre per DECCA ha intrapreso la registrazione delle Sonate di Beethoven. Dopo essersi diplomato al Conservatorio di Milano nella classe della Prof. Edda Ponti ha studiato per cinque anni, primo italiano ammesso, alla International Piano Foundation di Cadenabbia, sul Lago di Como, con William Grant Naborè, K. U. Schnabel, L. Fleisher, D. Bashkirov, R. Tureck, A. Weissemberg, e molti altri.
Insegna nei conservatori italiani dal 2003: i suoi studenti risultano regolarmente vincitori di premi a grandi concorsi nazionali ed internazionali (Schumann a Zwickau, Cliburn, Epinal, Finale Ligure, Premio delle Arti, Montichiari, Piombino, Gorizia, Prima la Musica ecc). A settembre 2015 il suo allievo Luca Buratto è risultato vincitore dell’importantissimo concorso Honens di Calgary. E’ regolarmente invitato nelle giurie di concorsi internazionali, nonché a tenere masterclasses in tutto il mondo (nel 2016 Minsk Conservatory, Texas Piano Academy, Japan National Teacher Association…) E’ artist in residence del Tiroler Festspiele Erl, della stagione concertistica e dei corsi estivi “Kawai a Ledro”, ed è membro del Comitato Artistico del Concorso Internazionale Ferruccio Busoni. E’ Direttore Artistico della stagione concertistica “Primavera di Baggio” da lui fondata con la moglie, la pianista russa Tatiana Larionova, per valorizzare e rilanciare culturalmente la periferia disagiata della sua città, coinvolgendo i bambini ed “invadendo” gli spazi associativi, specie quelli riscattati dalle mafie.