Aspettando Godot è sicuramente l’opera più celebre scritta dall’autore e drammaturgo Samuel Beckett. Il libro è stato scritto negli anni quaranta e pubblicato in francese nel 1952, qualche anno dopo la fine della seconda guerra mondiale. Fu messo in scena per la prima volta al Théâtre de Babylone nel 1953.
Aspettando Godot e il silenzio
I protagonisti della vicenda sono due uomini: Vladimiro ed Estragone. I due si incontrano in campagna sotto un albero e ad entrambi un certo Godot ha dato appuntamento. Nessuno dei due conosce la persona che ha dato loro appuntamento ma sono entrambi convinti che questi, una volta presentatosi, li inviterà a casa sua e gli darà del cibo. Passa un po’ di tempo e Godot non si presenta. In scena entrano altri personaggi, Pozzo e Lucky. Il primo è un ricco proprietario terriero, mentre il secondo, che il primo tiene al guinzaglio è il suo fedele servitore. I due cominciano a litigare in seguito ad un monologo tenuto da Lucky. Finita l’ostilità, i due riprendono il proprio cammino. Godot intanto, non si è ancora presentato. Dopo un po’ di tempo, si avvicina a Vladimiro ed Estragone un ragazzo che dice di essere il giovane messaggero di Godot. Porta con sé il messaggio che questi non potrà venire all’appuntamento e rinnova l’invito per il giorno seguente. Vladimiro ed Estragone, a quel punto, prendono in considerazione l’idea di farla finita, ma poi desistono. Il giorno seguente avviene pressapoco la stessa cosa. I due si presentano al luogo dell’appuntamento, incontrano il ricco e il suo fedele servitore, e ancora una volta Godot invia un messaggero per procrastinare il suo incontro con Vladirmiro ed Estragone.
L’opera si presenta come priva della struttura tradizionale. Vi sono molte pause e silenzi e tutto sembra apparentemente fermo. Il dramma si svolge tutto attorno alla condizione dell’attesa e la prima trovata innovativa di Beckett è che il protagonista non c’è. Infatti banalmente si potrebbe pensare che la storia sia incentrata su qualcuno che non si presenta mai.
Oggi, nell’immaginario collettivo aspettando Godot è diventato quasi sinonimo stesso dell’attesa.