Teatro Diana, un pezzo di storia partenopea nel cuore di Napoli

teatro diana

Il teatro Diana venne inaugurato il 16 marzo del 1933 al Vomero, il prestigioso quartiere napoletano. All’inaugurazione, oltre alle autorità cittadine, fu presente anche l’allora principe di Piemonte, Umberto di Savoia. Da quando fu aperto, il teatro è sempre stato gestito dalla famiglia De Gaudio, inizialmente dal suo fondatore Giovanni, poi da sua figlia Mariolina e il marito Lucio Mirra, ed ora dagli eredi Claudia, Guglielmo e Gianpiero che ne hanno ereditato la direzione. E’, infatti, l’unico teatro italiano ad essere stato sempre gestito dalla stessa famiglia.

Teatro Diana, storia e curiosità circa gli artisti che ne hanno calcato il palcoscenico

Il teatro Diana è famoso per aver ospitato sul suo palco alcuni tra gli attori e gli autori italiani più importanti ed influenti per la storia del teatro. Totò, Alberto Sordi, Peppino ed Eduardo De Filippo, sono alcuni degli artisti che si sono esibiti al Diana. Proprio sul suo palcoscenico, nel 1944, i due fratelli De Filippo ebbero una violenta lite mentre facevano delle prove in teatro. Il litigio fu talmente acceso che gli altri attori presenti in sala dovettero separarli.

Non mancarono altri eventi sfortunati: il primo cinema-teatro del Vomero fu bombardato durante la seconda guerra mondiale ma prontamente ricostruito. Inoltre nel marzo del 1973 ci fu un terribile incendio che bruciò gli interni del Diana.

Nonostante le difficoltà, i lavori del teatro del Vomero, non si sono mai fermati. Tra gli ultimi artisti che vi si sono esibiti, ci sono: Claudia Koll, Vincenzo Salemme, Biagio Izzo e Laura Morante.
Oggi il palcoscenico del Diana non ospita solo spettacoli di teatro di prosa ma anche concerti musicali come quelli di Eugenio Bennato e Massimo Ranieri.
Negli ultimi anni, il cartellone del Diana si è arricchito grazie alla collaborazione con l’accademia di Santa Sofia, aggiungendo alla stagione musicale, dei concerti di musica classica eseguiti da un’Orchestra da camera stabile, sotto la direzione artistica di Filippo Zigante.