Pulcinella non è una semplice maschera. Pulcinella è il volto del popolo napoletano. Una vera e propria testimonianza storica che affonda le sue radici nel IV secolo a.C. nelle Fabulae Atellanae, in cui si parla di Maccus un servo dal naso lungo che indossava una camicia larga e bianca.
Ufficialmente, la sua nascita risale alla seconda metà del Cinquecento, durante la Commedia dell’Arte, dalla brillante mente dell’attore teatrale e commediografo Silvio Fiorillo (Capua, 1560-1570 circa – prima del 1632).
A rendere popolare la maschera è stato Antonio Petito nell ‘800, ma nel corso degli anni, sono stati molti gli attori che hanno vestito i panni di Pulcinella: da Edoardo De Filippo a Massimo Ranieri fino a Massimo Troisi.
Il significato del suo nome è stato oggetto di un lungo dibattito: secondo alcuni studiosi deriva da “pulcinello”, ovvero, piccolo pulcino, in riferimento alla conformazione del naso adunco; mentre secondo altri è riconducibile ad un teatrante seicentesco di Acerra “Puccio d’Aniello”.
Un personaggio che è sbarcato oltre i confini nazionali grazie ai teatranti italiani emigrati all’estero e che hanno portato alla nascita di Kaspar in Germania e in Inghilterra e Polichinelle in Francia.
La maschera di Pulcinella ha assunto nel tempo un significato non solo artistico, ma di vera e propria denuncia sociale.
Pulcinella rappresenta il napoletano semplice, quello della plebe e che nella scala sociale occupa gli ultimi gradini. Un napoletano che nonostante tutto ha voglia di riscatto nei confronti delle classi più alte e ciniche.
Un “servo” goffo e generoso, ma nello stesso momento acuto e furbo che riesce sempre a trovare una soluzione ai suoi problemi con il suo carattere allegro ma anche controverso che lo porta a tramare imbrogli e dispetti, spesso a discapito dei ricchi.
Famosa è la sua divertentissima danza, celebre è la sua voracità e la sua irrefrenabile voglia di parlare. Pulcinella infatti, non riesce mai a starsene zitto, ed è proprio da questo che è nata l’espressione “è un segreto di Pulcienlla”, quando si parla di qualcosa che tutti sanno.
Il mistero e il fascino che accompagnano questo personaggio da secoli, hanno contribuito a renderlo immortale e indissolubilmente legato ai napoletani che, come Pulcinella, non si lasciano scoraggiare dalle avversità, ma trovano sempre un modo per affrontarle nel bene e nel male.