Ottava edizione della rassegna “Quelli che la danza” al Teatro Nuovo

NAPOLI – Il Teatro Pubblico Campano presenta la rassegna “Quelli che la danza” nella sua ottava edizione proponendo cinque allestimenti, fra nuove e ricercte proposte della scena coreutica. Un successo consolidato da otto anni che accende i riflettori sulla danza contemporanea in una sorta di maratona, concentrando, in un’unica rassegna, importanti esponenti della scena coreutica nazionale e locale, e conquistando un ruolo, quasi, esclusivo di programmazione della danza contemporanea italiana a Napoli e in Campania. Sarà in scena da mercoledì 27 a domenica 31 marzo sul palcoscenico del Teatro Nuovo (da mercoledì a sabato alle ore 21:00 e domenica alle ore 18:30).

PROGRAMMA

Mercoledì 27 marzo, ore 21.00: “Von” di Daniele Albanese.

Ambientato in una zona di confine e di passaggio tra ciò che è chiaro e leggibile e ciò che è oscuro e misterioso. Una riflessione sulla danza intesa come continua mutazione e trasformazione in rapporto con le forze che agiscono sui corpi e sullo spazio in una coreografia di movimento, luce e suono.

Giovedì 28 marzo, ore 21.00: “Gentle Unicorn” di Chiara Bersani.

Dell’Unicorno non si sa nulla. Cosa succede se nell’immaginario collettivo appare una figura dai tratti mitologici eppure orfana di un mito che ne motivi e descriva l’esistenza? Nasce un simbolo. Fragile. Sradicato. Perfetta vittima sacrificale per chiunque desideri riempirlo di significati. L’Unicorno, creatura senza patria e senza storia, è stato usato e abusato dall’essere umano, privato del diritto di parola. Chiara Bersani regala una storia all’unicorno per risarcirlo dei torti subiti

Venerdì 29 marzo, ore 21.00: “I Love my sister” di Enzo Cosimi.

Un’indagine sulla transessualità dei corpi che reinventano modalità inedite per abitare lo spazio fisico, urbano e sociale e che pagano il peso di un’invisibilità inflitta che relega ai margini le loro storie. I love my sister parla di persone in transito FtoM, ovvero transessuali dal femminile al maschile. Storie che riverberano nuovi paesaggi dell’animo umano.

Sabato 30 marzo, ore 21.00: “Butterfly: Colori Proibiti” di Monica Casadei.

La profondità dell’attesa, pura e colma di illusioni, di fronte all’infrangersi delle speranze crea inesorabilmente una voragine tra la realtà e ciò che avrebbe dovuto essere. La spaccatura è talmente profonda e violenta da portare Butterfly a compiere il gesto estremo, l’Harakiri: muto ma dichiarato, talmente dirompente ed esplosivo da poter essere paragonato a una deflagrazione silenziosa. Alla tragedia di Hiroshima.

Domenica 31 marzo, ore 18.30: “La conferenza degli uccelli” di Anna Redi.

Questo antico racconto del 1200 ci parla di un gruppo di uccelli che partono alla ricerca del loro re, il Simorgh. È un viaggio iniziatico alla ricerca del proprio sé più profondo e autentico dove solo un piccolo gruppo sopravvive agli ostacoli, alle sette valli, e arriva. Stremati, dopo anni, si rendono conto che “Il Simorgh non era altro che essi stessi ed essi stessi erano il Simorgh”.

 

Il costo del biglietto intero è di 15 euro mentre quello ridotto è di 10 euro. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Teatro al numero 0814976267.