“R.osa, 10 esercizi per nuovi virtuosismi”: una stella abbaglia tutti in Sala Assoli

Uno degli assoli più entusiasmanti degli ultimi due anni. Lo spettacolo intitolato “R.osa, 10 esercizi per nuovi virtuosismi” è andato in scena, per la cinquantesima replica, alla Sala Assoli di Napoli, il 10 e 11 dicembre. Silvia Gribaudi crea 10 esercizi per allenare il pubblico a vivere emozioni e a guardare oltre l’evidente paradosso tra la perfezione e l’imperfezione, tra il possibile e l’impossibile, tra la fisicità della performer e la danza. Claudia Marsicano, l’attrice, è luce che acceca ogni singolo spettatore coinvolgendo tutti in una performance strabiliante che mette in moto bambini ed anziani in un training fisico ma, soprattutto psicologico: tutto è possibile, basta farlo oppure come lei stessa suggerisce: “fuck your mind”.

Lo spazio vuoto si riempie di un solo corpo che diviene esso stesso scenografia, suono, spettacolo intero: un corpo che, pur non rientrando certamente nell’immaginario comune della “danzatrice” canonica, è inserito all’interno di uno studio estetico e dettagliato che lo rende perfettamente bello. La regia dello spettacolo è costruita in modo da far emergere la personalità e la grande energia dell’attrice/cantante/danzatrice che riesce a trascinare gli spettatori in un turbine di sensazioni che toccano momenti di poeticità e di grande comicità. E’ come se fosse una dimensione differente e innaturale nella quale, però, tutti si trovano a proprio agio e gustano ogni istante dello spettacolo. Anche il fatto che non ci sia nessun riferimento alle radici napoletane dell’attrice, che si esibisce cantando e recitando in lingua inglese, rende universale una situazione surreale perfettamente costruita.

“R.osa” è un esperimento teatrale riuscito nel miglior modo possibile, grazie all’intelligenza emotiva della regista e, soprattutto, al grande talento dell’esecutrice, premio Ubu 2017 nuova attrice under 35, che per l’occasione in Sala Assoli è sembrata uscire direttamente da uno dei quadri di Botero, arrivando con i suoi fluidi movimenti fino al palcoscenico. Il concept dello spettacolo non rimandava a qualcosa di patetico o scontato ma, semplicemente, all’esaltazione di una figura femminile carica di grande energia e positività. Una stella contro ogni limite.