Che fine ha fatto il museo dell’attore napoletano?

museo dell'attore napoletano

Il museo dell’attore napoletano è stato allestito tra il 2000 ed il 2001 a Napoli, inizialmente nel sottopassaggio in piazza Trento e Trieste. L’allestimento del museo, curato dal critico teatrale Giulio Baffi e dallo scenografo Bruno Garofalo, consisteva nella raccolta di cimeli di proprietà di attori napoletani che hanno fatto la storia del cinema e del teatro. Tra gli oggetti esposti all’interno del museo, vi erano parrucche, copioni, abiti e altri orpelli appartenuti a personalità di spicco del panorama partenopeo. Tra questi si annoverano i manoscritti di Eduardo Scarpetta, l’abito di Pinocchio indossato da Totò, una giacca di scena di Massimo Troisi ed altri centinaia di cimeli. Molti i personaggi illustri a cui appartenevano gli oggetti della mostra permanente: Eduardo Scarpetta, Pupella Maggio, Mario Merola, Silvio Orlando, Concetta Barra, Titina De Filippo, Vincenzo Salemme e tanti altri nomi noti.

Museo dell’attore napoletano: cosa è successo?

La storia del museo dell’attore napoletano non è felice. Nel 2001, ad un anno dalla sua nascita, in seguito a numerose piogge e scarse manutenzioni, il museo fu chiuso e parte della sua esposizione fu spostata in un nuovo allestimento sistemato al Teatro San Ferdinando di Napoli nel 2008. Il progetto MAN, Museo dell’Attore Napoletano visse un momento di speranza nel 2014, quando ottenne un finanziamento dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, pari a 220mila euro di fondi pac di cui 30mila destinati alla riqualifica. La realizzazione della struttura non ebbe mai luogo. Nel 2015 la giunta De Magristris, concesse la gestione del sottopasso artistico a Officinae Efesti, in comodato d’uso gratuito ai fini della riqualificazione dello stabile per i primi due anni dalla firma del contratto. All’associazione furono affidate anche le spese di manutenzione dello spazio. Il sottopasso in cui dovrebbe trovarsi ora il museo è attualmente chiuso e gode di uno stato di profondo degrado e abbandono. Oggi gli spazi che dovrebbero ospitare il museo dell’attore napoletano restano in disuso. Per vedere parte della mostra, è possibile recarsi al Teatro San Ferdinando di Napoli.