Questi fantasmi! Il teatro napoletano di Eduardo De Filippo

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Questi fantasmi! è una commedia in tre atti scritta nel 1945 da Eduardo De Filippo. Il libro, insieme a Napoli Milionaria a far parte della raccolta Cantata dei giorni dispari. L’opera teatrale fu rappresentata per la prima volta nel 1946 ed interpretata dallo stesso Eduardo, al Teatro Eliseo di Roma. Dal libro fu tratto un primo  film omonimo, girato nel 1954 e diretto dall’autore, e successive trasposizioni cinematografiche. L’intreccio tra lato comico e lato tragico, ha scaturito il successo del libro, dello spettacolo e infine del film.

Questi fantasmi! Trama e personaggi della commedia

Il protagonista della scena è Pasquale Lojacono, un uomo che prende in affitto un appartamento a Napoli, in via dei Tribunali, e vi si trasferisce con la moglie Maria. L’uomo si trova subito ad avere a che fare con Raffaele, il portinaio del palazzo, che lo mette in guardia circa terribili accadimenti. Secondo il portiere, infatti, si narra che un signore del Seicento abbia murato vivi sua moglie e l’amante dopo averli sorpresi insieme e che da allora, le loro anime vaghino nel palazzo. La casa in cui dimora Pasquale, secondo le dicerie è infestata dai fantasmi e pertanto gli viene offerta la possibilità di soggiornarvi gratuitamente per cinque anni, purché ogni giorno faccia il giro di tutti i balconi (sessantotto), improvvisandosi impegnato in faccende domestiche volte a dare all’esterno l’impressione che il palazzo sia abitabile.
Tutto a posto, i fantasmi non esistono li creiamo noi, siamo noi i fantasmi!“, canta Pasquale durante alcune scene, per farsi coraggio, non avere paura e per seguire le raccomandazioni del portiere che gli aveva indicato di sbattere i tappeti e di cantare mattina e sera. Prima di prendere il possesso della casa, Pasquale non credeva nei fantasmi, ma saranno alcuni accadimenti a rovesciare le sue convinzioni. Il ritrovamento di alcuni regali e l’incontro fortuito con Alfredo, l’amante della moglie, faranno cambiare idea a Pasquale, lasciando aperta la domanda che si pone ogni lettore della commedia: “Pasquale crede davvero nei fantasmi oppure sfrutta la situazione di Alfredo per ricevere dei doni”!?