Ultimi giorni per le sezioni Letteratura e Cinema del Napoli Teatro Festival Italia, curate da Silvio Perrella e in corso di svolgimento, fino a sabato 24 giugno, nella Villa Pignatelli alla Riviera di Chiaia. Giovedì 22, alle ore 19, in programma una jam session poetica di Bruno Galluccio con i suoni dal vivo di Antonio Raia. L’incontro con Bruno Galluccio propone il confronto tra un poeta e la sua opera. Nello specifico Galluccio proporrà brani scelti da La misura dello zero (Einaudi, 2015) in cui continua il suo viaggio al crocevia tra scienza e poesia; annunciata in un primo momento, anche l’intervento di Wanda Marasco, che è stata festeggiata a Villa Pignatelli lo scorso 15 giugno, assente giustificata perché impegnata proprio nelle presentazioni del Premio Strega.

La serata prosegue con Patrizia Valduga, che propone al pubblico Raboni – Valduga: doppio ritratto in versi, letture intense per riproporre l’incontro tra due sensibilità molto vicine non solo da punto di vita letterario: “Raboni è dentro tutti i miei versi, perché è il mio maestro e il mio amore, spiega la Valduga. È dentro anche da prima, anche nei primi – quelli che gli ho portato nel 1981 – perché era già il mio maestro prima di diventare il mio amore. Ma non ha potuto farmi più grande di quello che sono: io non sono che un sassolino all’ombra di una montagna”.

Il programma termina con la proiezione, alle 21.30 circa, del documento filmato Intervista in video a Giampiero Neri per i suoi 90 anni di Mariastella Eisemberg. Il 7 aprile scorso Giampietro Pontiggia, conosciuto con lo pseudonimo di Giampiero Neri, ha compiuto 90 anni.  Estraneo alla mappa delle tendenze in cui si è articolata la poesia italiana del secondo dopoguerra, Neri ha condotto la sua esperienza letteraria con radicale fedeltà ai principi che l’hanno originata: la memoria, prima di tutto, intesa come luogo minerario da cui estrarre i materiali necessari, indispensabili forse, alla vita attiva quotidiana. Lo ha intervistato, appositamente per il Napoli Teatro Festival Italia, Mariastella Eisenberg.

A seguire si recupera la proiezione del film The seasons in Quincy: four portraits of John Berger (film in lingua inglese con sottotitoli in italiano) del regista Colin Maccabe. Realizzato in quattro parti da autori diversi e seguendo l’avvicendarsi delle stagioni, il film è il cine-ritratto di John Berger. Critico d’arte, romanziere, sceneggiatore e polemista britannico, Berger nei primi anni Settanta abbandonò la vita in una grande città per ritirarsi nel piccolo villaggio alpino di Quincy, consapevole che l’agricoltura, importante sostegno per la sopravvivenza dell’umanità nel corso dei millenni, si avvicinava a uno storico epilogo. John Berger divenne attivo testimone dell’esperienza dei contadini europei delle loro radici culturali e della loro alienazione politica ed economica, raccontate nella trilogia Into Their Labours.

Tutti gli incontri in Villa Pignatelli sono accompagnati dall’Alfabeto sonoro: un tappeto di voci poetiche, che dalla A alla Z, scandiscono gli incontri con le voci dei grandi poeti di sempre. Per l’intero periodo delle due sezioni del Festival è aperta una libreria dedicata solo alla Poesia. Il costo del biglietto è di 5 euro e consente l’ingresso a Villa Pignatelli, agli incontri, alla proiezione serale e la visita alla mostra Costumi da Star della Sartoria Tirelli che accoglie anche la preziosa collezione della Jewel House con un percorso tra decine di  gioielli indossati da Maria Callas, Michelle Pfeiffer, Helmut Berger, entrati nella Storia del Cinema italiano e internazionale.